mercoledì 6 marzo 2013

Magdi Cristiano Allam: “Imprenditori balneari passate all'attacco per costringere il governo a escludervi dalla Direttiva Bolkenstein!”

di Magdi Cristiano Allam
06/03/2013  16:28:46
 
Carrara (5/3/2013) – Magdi Cristiano Allam, europarlamentare e presidente del Movimento politico Io amo l'Italia, ha esortato gli imprenditori balneari a passare all'attacco per costringere il governo italiano a escluderli dalla Direttiva Bolkenstein al fine di salvarli dalla condanna a morte tramite la messa all'asta rinviata al 2020. La soluzione pratica è la sdemanializzazione degli stabilimenti balneari perché di fatto sono del tutto urbanizzati grazie all'allaccio di tutte le utenze e al pagamento di tutti i tributi compresa l'Imu, riconoscendo la proprietà degli imprenditori del terreno su cui sorgono gli stabilimenti anche a fronte del pagamento di un diritto di superficie allo Stato. Considerando che gli stabilimenti occupano complessivamente solo 1.000 degli 8.000 km. di costa, calcolando una media di 300 metri di profondità per stabilimento, stimando un valore di 50 euro a metro quadro, lo Stato andrebbe a incassare circa 1,5 miliardi di euro. Ma soprattutto preverrebbe che vadano a finire in mezzo alla strada circa 30.000 imprenditori e circa 300 mila lavoratori stagionali, così come assicurerebbe la continuità di un volume d'affari di circa 225 miliardi di euro all'anno (calcolando anche l'indotto), pari al 15% del Pil nazionale.
Allam è stato ospite del Convegno dal titolo “Arriva l’Onda D’Urto dei Balneari”, organizzato da Itb (Associazione Imprenditori Turistico-Balneari), Mondo Balneare, Afib, Donnedamare, Comitato Salvataggio Imprese , Fiera Balnearia. Nel suo intervento ha esortato gli imprenditori balneari a passare all'offensiva con una proposta forte e vincolante: “Perché siete sulla difensiva? Non siete voi che dovete dimostrare di essere delle persone perbene, ma piuttosto i politici che hanno finora dimostrato di non amare l'Italia rendendosi complici di quest'Europa che vi ha condannato a morte”, ha detto Allam, “Come è possibile che quelli che sono intervenuti a nome dei Comuni, delle Province, delle Regioni, della Destra e della Sinistra, dicono tutti di essere dalla vostra parte, quando l'unica certezza che avete è che vi ritrovate davanti al plotone d'esecuzione il 31 dicembre 2020?”.
“Lo Stato siamo noi! L'Italia è degli italiani!”, ha sostenuto Allam, “Come è possibile che per ridurre il debito pubblico lo Stato si dice pronto a svendere il patrimonio immobiliare pubblico a arabi, cinesi e russi, mentre non è disponibile a vendere a voi, onesti cittadini e padri di famiglia italiani il terreno che da generazioni vi consente di vivere e dà lavoro a 300 mila persone? Come è possibile che lo Stato trova subito i soldi se si tratta di salvare il Monte dei Paschi di Siena, che la magistratura ha bollato come un'associazione a delinquere, o di aiutare la Fiat mettendo in cassa integrazione gli operai dello stabilimento di Melfi per due anni, nonostante che Marchionne abbia chiarito che non è più conveniente produrre automobili in Italia, mentre lo Stato non trova i soldi se si tratta di salvare circa mille imprese che ogni giorno muoiono, paradossalmente costrette a morire perché creditrici laddove il principale debitore insolvente è lo Stato che deve 100 miliardi di euro alle imprese?”
Infine Allam ha lanciato un appello alla salvaguardia della nostra dignità di italiani: “L'Italia è la nostra Casa comune! Noi italiani siamo padroni a casa nostra! Non dobbiamo permettere a dei burocrati arroganti e ostili di Bruxelles, che non sono stati eletti da nessuno e che non rispondono del loro operato a nessuno, di condannarci a morte qui a casa nostra! E' arrivato il momento di dire basta all'euro che ha danneggiato all'Italia e impoverito gli italiani! Basta a quest'Unione Europea di banchieri e burocrati che ci umiliano e che stanno uccidendo la nostra civiltà che mette al centro la persona e i valori!”.
Al convegno sono intervenuti anche l'europarlamentare della Lega Nord Claudio Morganti, la senatrice del Pd Manuela Granaiola, la deputatata del Pdl Debora Bergamini, l'onorevole Pd e assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Toscana Cristina Scaletti, la direttrice Museo del Mare di Genova Maria Paola Profumo, il delegato nazionale Anci al Demanio Marittimo Luciano Monticelli, il rappresentante Upi per il Demanio Angelo Vaccarezza, la rappresentante di Empatia Donne Barbara La Rosa,  la rappresentante di Donnedamare Bettina Bolla.